Di masturbazione si parla poco e, quando se ne parla, lo si fa spesso male: con vergogna, con imbarazzo, con senso di colpa, oppure con battute che nascondono il disagio. Eppure la masturbazione è una pratica normale, sana e anche utile — per conoscerci meglio, per darci piacere, per scaricare tensioni, per rimanere in contatto con il nostro desiderio.
Non è solo un gesto
La masturbazione non è solo un atto: è un comportamento complesso, fatto di frequenze, motivazioni, significati e funzioni diverse. Può avere una valenza erotica, compensativa, ansiolitica, esplorativa, affettiva. Può esprimere un bisogno, una curiosità, un conforto o un semplice piacere. Non è necessariamente legata al contenuto sessuale, e può assumere forme psichiche, digitali, muscolari, orali, strumentali e così via.
E no, non è “contro” nessuno
Spesso sento donne (e non solo) dire che si sono sentite ferite nel vedere il proprio partner masturbarsi da solo. Come se questo fosse un tradimento o il segnale che qualcosa non va. In realtà la masturbazione non toglie nulla alla relazione, anzi: è un bisogno fisiologico che può coesistere serenamente con l’intimità di coppia. Sesso e autoerotismo non sono nemici, sono due modalità diverse — entrambe valide — di vivere la propria sessualità.
Una storia di colpa
Che ci sia ancora tanta confusione sulla masturbazione non stupisce: per secoli è stata demonizzata, medicalizzata, associata alla malattia mentale, alla cecità, alla debolezza. Rousseau, Kant, Tommaso D’Aquino… l’elenco di chi ha contribuito a costruire questa narrazione è lungo. Tutto nasce da un’idea molto radicata: quella che il corpo serva solo alla procreazione. Tutto ciò che va “sprecato”, come il piacere fine a sé stesso, diventa peccato, vergogna, deviazione.
Autoerotismo e fantasia
Masturbarsi non è solo un’attività fisica, ma anche mentale. Le fantasie giocano un ruolo centrale per molte persone. Possono anticipare un incontro, accompagnarlo o sostituirlo. L’eccitazione è un’energia che possiamo spostare, trasformare, usare. Non sempre ha bisogno di un’altra persona per esistere, né deve concludersi con l’orgasmo. A volte, rallentare, ascoltare il corpo e restare in contatto con le sensazioni è l’esperienza più intensa che possiamo regalarci.
Normalità, libertà, piacere
Sì, masturbarsi è divertente. È una coccola. È un momento di intimità con sé stessə. È anche un modo per conoscersi meglio, per capire cosa ci piace, come ci piace, e poi — se vogliamo — condividerlo. In solitaria o in coppia, l’autoerotismo è uno strumento potente di benessere e consapevolezza. E no, non c’è nulla di cui vergognarsi.
Rallenta. Ascoltati. Non correre verso l’orgasmo: goditi tutto il viaggio.
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